Berlusconi: ''Prodi è un bulldog esausto geloso di noi''
Il premier sul match televisivo di ieri sera: ''Il Professore ha lanciato una opa ostile sull'Italia''
Roma - (Adnkronos) - ''E' sempre meglio per l'Italia saper suscitare simpatia piuttosto che presentarsi a ogni riunione internazionale con quell'aria perennemente afflitta da bulldog esausto...''. Silvio Berlusconi torna a punzecchiare Romano Prodi. E lo fa con in occasione di una lunga intervista a 'Liberal'. Il Cavaliere parla dei risultati conseguiti in politica estera nei 5 anni di governo. ''Abbiamo costruito -afferma- un nuovo asse geopolitico'', che passa ''lungo il tragitto Gerusalemme, Roma, Londra, Mosca, Washington''. E ora, assicura, si aggiunge anche la Berlino della Merkel, ''la quale ha capito che un rapporto esclusivo con Parigi non conviene più neanche alla Germania''. Secondo il presidente del Consiglio, il leader dell'Unione non riconosce i meriti dell'esecutivo perché soffre di gelosia: ''Vede -dice- la gelosia è legittima anche in politica e anche per Prodi: ma, lo ripeto ancora una volta, quando è in ballo l'interesse nazionale, essa si trasforma in sentimento antipatriottico. Il che non danneggia Berlusconi, ma l'Italia. Vuol dire che il leader dell'Unione non fa il tifo per l'Italia...''.Il giorno dopo il confronto televisivo che lo ha visto contrapposto al leader del centrosinistra, il Cavaliere non ci sta nella parte dello sconfitto che parte dei commentatori gli hanno attribuito. ''La sfida di Prodi non si può certo definire una competizione programmatica.... Tecnicamente si potrebbe dire che in realtà ha lanciato un'opa sull'Italia. E, per giunta, si tratta di un'opa ostile perché, nel proporla, diffonde false informazioni sociali''. Il Cavaliere non usa mezzi termini: ''il catastrofismo servito a dosi da cavallo, la sciagurata e falsa retorica del 'declino italiano' e' solo l'inganno attraverso il quale alle elezioni vogliono rastrellare, senza alcun programma, con il minimo dello sforzo, la maggioranza delle azioni dei cittadini italiani''. Ma, assicura il premier, ''gli italiani il 9 aprile glielo impediranno. Si terranno ben strette le loro azioni vincenti e non le affideranno a capitani di ventura senza scrupoli. Impediranno, in altri termini, che il caso Unipol diventi una metafora dell'intera nostra democrazia''. Il leader della Cdl è convinto che ''il mandato di Prodi e D'Alema, una volta al governo, non potrebbe che essere quello di galleggiare''. Con la sinistra ''il paese tornerebbe ad essere bloccato. Siamo davanti alla stessa illusione oligarchica che aveva portato nel '96 a ritenere che la sinistra, in quanto piu' contigua al sindacato, potesse avere vita più facile nello sviluppo del paese. Ho la sensazione che qualche esponente del nostro mondo finanziario non abbia ancora fatto tesoro di quell'esempio e continui a coltivare una illusione già tramontata''.

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