Monday, March 13, 2006

Il nodo ferroviario a Bari - Vito Del Zotti


Il sistema ferroviario barese è attualmente strutturato per supportare un servizio di trasporto intercity. La precedente amministrazione comunale intese fare in modo che potesse assumere anche funzioni di trasporto urbano e metropolitano. Va chiarito che tecnicamente non è pensabile che vi siano treni che svolgano entrambi i tipi di servizio perché questi differiscono notevolmente per frequenze di passaggi, distanza fra le fermate, caratteristiche del materiale rotabile e altre caratteristiche. Il sistema ferroviario barese dovrebbe quindi essere composto di due sottosistemi ( uno intercity ed uno metropolitano) interfacciati mediante una o più “stazioni d’interscambio”. Ad esempio, chi volesse da un comune come Bitritto raggiungere città come Monopoli o Barletta dovrebbe comunque raggiungere Bari Centrale con un treno metropolitano e quindi passare su un treno intercity che gli consenta di raggiungere la destinazione finale. Nell’ambito dello stesso sottosistema metropolitano non si potrebbe consentire ad un treno proveniente dal Sud-Est di raggiungere, percorrendo gli stessi binari, uno dei comuni serviti dalle linee Apulo Lucane, perché il trasbordo a Bari Centrale da un convoglio all’altro rappresenta una soluzione molto più semplice ed economica. Purtroppo, però, da più parti si odono voci (bizzarre) che chiedono “l’unificazione dello scartamento”, soluzione dispendiosa e praticamente inutile. Infatti, la duttilità dello scartamento ridotto (minimo ingombro, minori raggi di curvatura delle linee, maggiori pendenze superabili) rende questo standard assai più adatto, rispetto a quello adottato dalle Ferrovie Spa, a percorsi metropolitani che propongono difficoltà (attraversamenti di spazi ristretti, immersione nel sottosuolo e riemersione da questo in 200/250 metri, superamento di situazioni altimetricamente complesse). E’ per questo che in Italia e all’estero (Giappone, Australia) vi sono ferrovie a scartamento ridotto.
Il nodo ferroviario di Bari, invece, prevede una unificazione dello scartamento che, alla luce di quanto esposto, può risultare molto dannosa. Una linea metropolitana è poi veramente utile se serve aree densamente abitate. Il nodo ferroviario barese propone in alcuni casi varianti di tracciato che porterebbero questa linea ad attraversare aree prive di presenze umane. Il nodo non prevede interramenti, il che rappresenta un gravissimo errore. La linea Bari – Matera, infatti, potrebbe affiancare il tracciato FS e quindi proseguire in sotterranea sino a Bari Centrale, servendo cosi l’Ospedale Oncologico e Soci. Sport. Angiulli, Conservatorio e Asclepios. Bisogna, inoltre, tener presente che le linee metropolitane devono essere necessariamente a doppio binario. Le varianti del nodo che prevedono l’unificazione dello scartamento, gravissimo errore tenendo conto del nostro territorio, sarebbero quindi assolutamente controproducenti.

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